In questo periodo dell’anno è quasi scontato soffermarsi sulla fotografia di elementi che hanno a che fare con il natale, capodanno e le stelle filanti ed è proprio su quest’ultime che voglio soffermarmi.
Ammetto di non aver mai giocato molto con le stelle filanti ma da quando in famiglia cominciano ad esserci i nipotini che girano è stato quasi obbligatorio acquistarne qualche confezione. Potevo a questo punto rinunciare alla “sperimentazione” per fare delle foto alle stelle filanti?
Ovviamente no… ed eccomi qui con un articolo dedicato prima della chiusura dell’anno in corso.
Di seguito ti porto alcuni esempi e dettagli tecnici da tenere in considerazione per realizzare delle foto simili. Di sicuro potrai divertirti un pochino a sperimentare!
GARANTIRE LA SICUREZZA
Prima di analizzare l’aspetto tecnico è importante dedicare qualche parola alla sicurezza. Le stelle filanti, anche se possono essere gestite da dei bambini piccoli, sono comunque degli elementi infuocati e che generano alte temperature.
I bastoncini vanno maneggiati con attenzione sia mentre bruciano ma anche una volta spenti.
Infatti rimangono incandescenti per parecchi minuti. È importante che le persone (specie i bambini) che le maneggiano stiano attente a come si muovono e come gestiscono i bastoncini terminati. Vanno infatti messi dentro un cestino dedicato, possibilmente non in plastica e non gettati a terra.
Nel caso in cui si preferisca poggiarli a terra è importante stare attenti che i ragazzini non siano scalzi o girino con semplici ciabatte in stoffa. La precauzione non è mai troppa e ci fa vivere più serenamente la situazione.
PREPARATI A SCATTARE IN MANUALE
Per questo tipo di scatti dovrai utilizzare le impostazioni manuali della tua fotocamera.
I tempi che andrai ad utilizzare saranno sull’ordine degli 8 secondi, parametri che la tua fotocamera di solito evita di usare quando scatti in manuale o con i semi-automatismi. Se non sei ancora pratico dello scatto in manuale è fondamentale fare un po’ di pratica.
In caso contrario, se ti improvvisi in questa tecnica senza aver fatto un po’ di pratica, non aspettarti subito dei risultati ottimali.
Infine, se la tua fotocamera è una compatta beh… le cose si complicano perché potrebbe essere “sprovvista” della possibilità di scattare in manuale. Questi sono i vantaggi nell’usare una fotocamera dedicata o più evoluta della compatta.
LA MESSA A FUOCO
Se per la gestione dell’esposizione dovrai usare le funzionalità manuali, anche per la messa a fuoco sei sulla stessa barca. Dovrai imparare a gestire la messa a fuoco manuale, che tutto sommato non è complicata ma solamente un po’ più lenta rispetto al “fare fare tutto alla fotocamera”.
È praticamente fondamentale mettere a fuoco in manuale perché lavori prevalentemente in ambienti scuri (nonostante le stelle filanti siano molto luminose) e sopratutto dovrai “mettere a fuoco correttamente”prima di accendere le stelle filanti.
Al buio infatti la fotocamera non è in grado di determinate da sola la corretta messa a fuoco e rischieresti di ottenere foto sfocate o proprio non ottenerne nessuna!
TI SERVE UNA TORCIA

Prima ti ho accennato al problema della messa a fuoco. Ma come si fa a mettere a fuoco un soggetto in un ambiente buio?
Infatti se devi mettere a fuoco correttamene “prima” di accendere le stelle filanti la cosa non è poi così immediata. In realtà la soluzione è molto semplice: basta munirsi di una torcia.
Con la torcia andrai ad illuminare “provvisoriamente” le persone che tengono in mano le stelle filanti (spente) così avrai modo di metterle correttamene a fuoco in manuale. L’ideale è farsi dare una mano da un amico per questa procedura.
Ti permetterà di concentrarti maggiormente nella corretta impostazione della messa a fuoco e allo stesso tempo convoglierai qualche amico nella tua iniziativa.
L’IMPORTANZA DEL TREPPIEDE
Essendo esposizioni lunghe andrai a scontrarti con un problema tipico: il mosso e micro-mosso.
Fare delle foto alle stelle filanti nel 90% dei casi ti darà un risultato dove il soggetto che tiene in mano la stella filante risulterà leggermente mosso ma questo aspetto “ci può stare” perché di base è fondamentale che siano le stelle filanti ad essere nitide.
Tuttavia devi evitare di “creare tu” il mosso muovendoti durante l’esposizione. Per questo motivo è fondamentale far uso di un treppiede (clicca qui per capire come scegliere il treppiede giusto).
Certo… anche lo stabilizzatore della fotocamera o dell’ottica può esserti di aiuto ma è opinione comune tra tutti i colleghi che per questa tipologia di foto il treppiede rimanga veramente l’unica vera soluzione definitiva.
L’uso del treppiede è ottimo tra l’altro anche per fotografare fuochi d’artificio.
I PARAMETRI ISO PER LE STELLE FILANTI
Quando si parla di fotografare in ambienti poco luminosi di solito, nella testa del fotografo, scatta subito l’idea di dover utilizzare sensibilità ISO elevate. E magari farla diventare una scusa per cambiare fotocamera…
Nella realtà le stelle filanti hanno una luminosità molto intensa, pertanto non è necessario usare sensibilità ISO elevate ma puoi rimanere quasi sicuramente entro le 400 ISO massime.
Mi dispiace… non è una scusa valida per cambiare fotocamera, anche se ne hai una vecchia di 5 anni.
IL PARAMETRO DIAFRAMMA
Idem come prima. Nonostante si tratti di ambienti poco luminosi non serve aprire il diaframma. Anzi… ti serve un po’ di profondità di campo, per questo motivo il parametro ideale da tenere come riferimento è f/8.
La mancanza di luminosità verrà compensata dal tempo di scatto che andrai ad utilizzare – ovvero tempi fino a 8 secondi – sufficienti a garantire una corretta illuminazione del soggetto.
LA QUESTIONE “NITIDEZZA”
Utilizzando tempi di scatto fino ad 8 secondi su soggetti che si muovono tenendo in mano delle stelle filanti, soprattutto se le muovono volontariamente, ti darà quasi sicuramente un soggetto leggermente mosso.
Ma ci può stare! Per questo tipo di fotografia non è fondamentale ottenere la persona “nitida” ma quanto piuttosto ottenere le stelle filanti nitide! È questo quello che conta.
L’occhio dell’osservatore sarà prevalentemente attirato dal bagliore delle stelle filanti (questioni di “pesi”).
Se hai intenzione di ottenere sia le stelle filanti che il soggetto perfettamente nitidi allora puoi fare solo una cosa: dire al soggetto che rimanga fermo e di ghiaccio il più a lungo possibile!
Probabilmente non ti riuscirà questa cosa in tutti gli scatti ma con un po’ di pazienza e costanza vedrai che tra i tanti scatti qualcuno ti verrà fuori sufficientemente nitido.
CERCA UN CONTESTO MOLTO BUIO
Quando ti approcci a fare questo tipo di fotografia è necessario collocarsi in ambienti molto bui!
Attenzione… non è sufficiente andare in una stanza “buia” o chiudere un po’ le tapparelle!
Le stelle filanti, come già detto, hanno un’intensità luminosa veramente elevata.
Se tenti di fare queste foto dentro ad uno stanzino – per quanto buio sia – la luce verrà riflessa dai muri e soffitto e questo ti rovina il risultato finale visto che usi tempi di scatto molto lunghi.
Se ti metti in uno stanzino con i muri chiari non hai tante speranze di riuscita.
L’ideale sarebbe spostarsi in giardino oppure mettersi in una terrazza facendo in modo che il soggetto abbia alle spalle un’ampia area buia o con tanti arbusti.
Questo impedirà alla luce delle stelle filanti di riflettere e rovinare il risultato finale.
ARRIVA PREPARATO
Sembra forse un consiglio scontato ma consumerai un sacco di stelle filanti.
Questa tecnica fotografica è divertente quindi, oltre a doverti munire di tante confezioni di stelle filanti per fare tutte le prove e prendere “mano” con questa tecnica, dovrai tenere in considerazione il fatto che ti divertirai a fare un sacco di esperimenti.
Le stelle filanti poi non è che durano molto… si parla di 30 secondi circa. Il mio consiglio è di prenderne veramente tante! Non costano molto e non hanno una data di scadenza.
POST-PRODUZIONE
Quando fai questo tipo di fotografia uno dei “problemi” che dovrai affrontare è quello della gestione del colore.
Il bilanciamento del bianco in genere non viene gestito correttamente dalle fotocamere con questo tipo di soggetti, per questo motivo ti consiglio di scattare in RAW.
Scattando in RAW hai modo di poter gestire la post-produzione del colore più comodamente in modo da ottenere il risultato che ritieni più adeguato alle tue necessità e gusti personali.
DIVERTITI E SPERIMENTA

Lo so… sei arrivato (o arrivata) qui per trovare degli spunti ed informazioni tecniche su come realizzare un certo tipo di scatti.
Tuttavia nonostante il blog si chiami “Tecnica Fotografica” il mio suggerimento è sempre quello di sperimentare. Una volta usati i parametri di base consigliati in questo articolo comincia a testare:
- cambia i tempi di esposizione.
- fai muovere i soggetti con le stelle filanti in mano
- fagli fare delle “scritte” immaginarie
- cambia l’apertura del diaframma testando aperture più ampie
FAMMI VEDERE CHE RISULTATI OTTIENI
Abbiamo un paio di gruppi su Facebook dedicati a te. Se vuoi far vedere i tuoi risultati vai su TFC Solo Foto e carica le tue immagini facendole vedere a tutti.
Indica qual era il risultato che volevi ottenere oppure indica chiaramente che stavi sperimentando i suggerimenti dati con questo articolo in modo che le foto vengano approvate e pubblicate subito sul gruppo.