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Fotografia macro in 8 minuti. Tecniche rapide

Alessio Furlan by Alessio Furlan
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Tempo di lettura: 8 minuti circa
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fotografia macro
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Scattare una buona fotografia macro non significa solamente ottenere uno scatto tecnicamente perfetto. La macrofotografia è sopratutto emozione, sorpresa.

In fondo… cosa c’è di più divertente ed emozionante che scoprire, attraverso la tua fotocamera dotata di obiettivi macro, particolari di un soggetto che non avevi neppure notato?

FOTO MACRO: L’IMPORTANZA DEI DETTAGLI

Se sei affascinato dai più piccoli dettagli, dalle sfumature quasi invisibili, da particolari nascosti che l’occhio umano fa fatica a vedere nella loro totalità, la soluzione è la fotografia macro.

Usata principalmente per fotografare insetti e altri piccoli animali, fiori e vegetazione, la macrofotografia è l’elogio del dettaglio.

In questo articolo ti svelerò alcune cose da tenere in considerazione per ottenere delle foto macro perfette in questa modalità ma prima, ti chiedo di aiutarmi a far crescere questo blog condividendo l’articolo sul tuo social preferito!

FOTOGRAFIA MACRO: DEFINIZIONE E MODALITÀ

Volendo fornire una definizione tecnica di questa modalità di scatto, fare fotografia macro significa ottenere fotografie in cui l’immagine proiettata sul sensore della fotocamera ha la stessa dimensione del soggetto rappresentato.

Questo vuol dire che si avranno scatti che riproducono il soggetto in un ingrandimento in scala 1:1.

Fare foto macro quindi, vuol dire avvicinarsi il più possibile al soggetto che vuoi fotografare e catturarne anche i più piccoli dettagli e particolari. Generalmente facendo uso di un obiettivo macro.

Se anche tu ti sei avvicinato al mondo della fotografia acquistando una fotocamera compatta, saprai che esiste la possibilità di attivare in modo automatico questa funzione: basta premere il pulsante contrassegnato dal simbolo del tulipano (o fiore).

Nelle macchine più moderne invece, la funzionalità “foto macro” si attiva da sola quando ti avvicini abbastanza al soggetto che hai scelto di fotografare oppure in molti casi nemmeno è possibile sfruttarla! Incredibile vero?

Una fotocamera moderna e professionale che non ha la funzionalità “macrofotografia” che invece è presente in tutte le fotocamera economiche compatte.

Ma perché succede questo? Perché si presume che una persona che acquista una fotocamera mirrorless o reflex faccia uso di obiettivi macro dedicati a questo tipo di tecnica fotografica.

LA SCELTA DELL’OBIETTIVO MACRO

Quando si parla di fotografia macro e fotocamere (mirrorless o reflex è indifferente) le cose cambiano e si complicano!

Per ottenere ottime microfotografie infatti, non ti basterà attivare una modalità ed aspettare che la macchina si occupi di tutto.

Per prima cosa avrai bisogno di concentrarti sulla scelta del giusto obiettivo. Sai già che non tutti gli obiettivi sono uguali, ovviamente.

Ogni situazione, ogni soggetto richiede un differente obiettivo, in grado di garantirti le giuste caratteristiche in termini di fuoco, zoom, profondità di campo, eccetera.

Questa differenza si fa ancora più accentuata quando si vuole separare la categoria degli obiettivi “standard” da quella degli “obiettivi macro”.

Questi ultimi sono progettati secondo regole del tutto differenti rispetto agli obiettivi classici, e di conseguenza la loro funzionalità è particolare.

Il motivo di questa grande differenza sta proprio nel lavoro che un obiettivo macro è chiamato a fare. Ovvero ottenere un’immagine estremamente nitida riducendo al massimo la distorsione prodotta dalla lente.

Per questo motivo è consigliabile utilizzare gli obiettivi macro associati a valori di diaframma chiusi (da f/8 a f/16).

Andando nel dettagli, anche tra gli obiettivi macro esistono numerose differenze. Molti obiettivi zoom indicano la possibilità di scattare in modalità macro. Ma il loro rapporto di ingrandimento medio è solamente di 1:3.

Usando invece un obiettivo macro a focale fissa, quindi non un obiettivo zoom, si possono ottenere risultati molto più belli, con una potenza di ingrandimento di molto superiore.


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FOTOGRAFIA MACRO: IL RAPPORTO TRA SOGGETTO E OBIETTIVO

Quando ti recherai in negozio per scegliere il tuo nuovo obiettivo per la macrofotografia, sarà bene che tu spenda qualche minuto nel pensare alla tipologia di soggetti che, in linea di massima, ti troverai a fotografare.

Per chi sceglie di fare foto macro, molto spesso si tratta di piccoli insetti, o di altri animali. Se anche tu rientri in questa categoria, ti consiglio di scegliere un obiettivo a focale fissa da 150/200mm.

Questo consiglio deriva dal fatto che generalmente insetti ed animali di questo tipo sono soggetti non facili da immortalare, per via dei loro movimenti veloci, e richiedono una certa distanza tra noi e loro, affinché possano sentirsi liberi e non scappino.

Se invece pensi di ritrovarti a lavorare prevalentemente su soggetti più semplici, come fiori e oggetti immobili, puoi tranquillamente optare per un obiettivo macro ad ottica focale fissa da 30/60mm.

fotografia macro

MACROFOTOGRAFIA: LENTI CLOSE-UP

Una volta riflettuto sul tipo di soggetto su cui più frequentemente ti troverai a lavorare, e scelto il giusto obiettivo, puoi anche valutare la scelta di una buona lente close-up da abbinare ad esso.

Questa scelta non è obbligatoria ma interessante per migliorare le prestazioni del tuo obiettivo e, di conseguenza, per ottenere foto macro ancora più sorprendenti.

In questo paragrafo ti voglio parlare delle lenti Close-Up. Queste sono lenti che vanno ad aggiungersi all’obiettivo e che ti permettono di giocare sul rapporto che esiste tra la distanza della messa a fuoco e l’ingrandimento finale ottenuto.

Scegliere una lente Close-Up per la fotografia macro ti consente un ingrandimento da +1 (minimo) a +10 (massimo).

Nessuno ti vieta di aggiungere anche più di una lente al tuo obiettivo, sommandole tra loro, ma non dimenticare che questo sistema potrebbe compromettere la qualità dell’ottica e del risultato finale.

Ti consiglio quindi di usare questa tecnica nella foto macro quando ti sarà possibile avvicinarti molto al soggetto, in modo da poter diminuire il più possibile la distanza di messa a fuoco.

L’IMPORTANZA DELLA LUCE

Come sempre quando si parla di fotografia, quindi anche di fotografia macro, la luce è di fondamentale importanza.

Proprio perché questo tipo di fotografia si concentra solitamente su soggetti naturali (piante e animali) si suppone che si possa disporre di luce naturale.

Luce naturale non è però sinonimo di luce perfetta!

Esistono ore in cui è preferibile scattare ed ore in cui è meglio dedicarsi a rivedere i propri scatti!

Solitamente le ore centrali della giornata garantiscono una luce migliore, ma d’altro canto potrai scoprire ben presto che tentare di fare fotografia macro ad una farfalla oppure un’ape nelle ore centrali di una giornata è un’impresa pressoché impossibile!

Voglio quindi risparmiarti un po’ di fatiche:

Se vuoi fare fotografia macro ad insetti ed animali devi necessariamente organizzarti per una sveglia mattutina.

Gli insetti nelle ore centrali della giornata sono nel pieno della loro attività, viceversa nelle prime ore del mattino sono praticamente inattivi. Si lasciano fotografare da molto vicino senza scappare o volare via dal fiore o foglia nel quale sono posati.

Se vuoi fare macrofotografia a fiori e piante devi necessariamente considerare anche i ritmi degli insetti.

Cosa fanno di importante gli insetti come le farfalle e le api durante il periodo che sono più attive? Trasportano il polline da un fiore all’altro.

I fiori pertanto, senza andare nello specifico, tenderanno a dare il meglio di se in fatto di bellezza estetica proprio nelle ore centrali della giornata.

Ovviamente ci saranno tante eccezioni. Una fra tante che conosco per esperienza personale, sono i fiori di zucchina (bellissimi) che ad esempio fioriscono nelle primissime ore della giornata e si richiudono/appassiscono già intorno alle 9:00 del mattino.

Incredibile la natura vero?

LA PROFONDITÀ DI CAMPO NELLA FOTO MACRO

Quando si scattano foto di paesaggi è buona norma che tutta la scena ripresa sia perfettamente a fuoco. Quando si fa fotografia macro questo è pressoché impossibile ed i motivi sono principalmente due:

  1. Dal momento che ti avvicini moltissimo al soggetto, la profondità di campo di cui potrai disporre sarà limitatissima. Anche se usi un diaframma f/8-f/16 non sarà facile da gestire.
  2. La regola base della fotografia macro è mettere perfettamente a fuoco il soggetto che si è scelto di immortalare, nella sua interezza. Nel caso l’impostazione della profondità di campo risultasse errata, si otterrebbe un disturbo nella nitidezza dello scatto. Pensa ad un insetto: il tuo obiettivo è quello di metterlo a fuoco perfettamente, in tutti i suoi dettagli, e di sfocare tutto quello che non fa parte di lui.

MESSA A FUOCO: MANUALE VS AUTOMATICA

Abbiamo parlato del giusto obiettivo, della lente da abbinare ad esso, dei momenti della giornata da preferire per assicurarsi una buona luce e di molto altro ancora.

Ma, anche seguendo tutte queste indicazioni, il rischio di ottenere una foto sfocata in macrofotografia è sempre dietro l’angolo, spesso non per colpa tua!

Per ovviare a questo inconveniente ti consiglio di occuparti personalmente della messa a fuoco, ovvero di eseguirla manualmente.

La profondità di campo è talmente limitata ed il soggetto talmente ingrandito che facilmente la fotocamera può sbagliare l’elemento preciso da mettere a fuoco.

Con il controllo della messa a fuoco manuale potrai ottenere il risultato desiderato, concentrandoti sul soggetto e sull’effetto che vuoi dare alla tua foto macro.


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Blogger, PodCaster e Fotografo. Quello che voglio è condividere la mia grande passione per la fotografia con te tramite articoli e video.

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