Poter decidere che tempo di scatto da utilizzare in fase di ripresa è un’arma vincente sotto tanti aspetti tra cui il più importante è sicuramente: l’aspetto creativo.
COSA C’È DI SPECIALE NEL TEMPO DI SCATTO?
L’arma del tempo di scatto in fotografia ti permette di fare parecchie cose tra le quali le più importanti sono:
- fotografare anche in condizioni di scarsa luce;
- congelare un’azione;
- creare un effetto dinamico;
- creare qualcosa di surreale;
- fare delle esposizioni lunghe.
Sono parole arabe per te queste? Non ci capisci proprio nulla in queste frasi? Allora te le spiego punto per punto.
1# FOTOGRAFARE IN CONDIZIONI DI SCARSA LUCE
È il più evidente dei vantaggi. Se ti trovi a fotografare un panorama urbano di sera (tipo una skyline) non otterrai mai nulla di interessante se non usi un tempo di scatto lento.
Prova invece ad usare un tempo di scatto lungo 2, 3 o 4 secondi… i risultati che ottieni saranno tutta un’altra cosa. Sarai direttamente proiettato tra i fotografi molto bravi e capaci di realizzare foto spettacolari.

In realtà non è così immediato e ci vuole un po’ di pratica, se non altro perché devi prima imparare ad usare la fotocamera in manuale (o meglio… in semiautomatico, ma ne parlerò in un’altra occasione).
2# CONGELARE L’AZIONE
Ti trovi a Monza con una macchina fotografica, sulla parte finale del rettilineo principale dell’autodromo ed è settembre: stai sicuramente fotografando il Gran Premio di Formula Uno d’Italia.
In questo contesto secondo te come puoi catturare nitidamente l’immagine di una monoposto che sfreccia a 300km/h?
Puoi farlo se sei tu a decidere il tempo di scatto obbligando la fotocamera ad usare tempi rapidissimi. Solo in questo modo puoi aspirare a catturare un’immagine nitida.

Tuttavia non serve partecipare ad un evento così speciale per avere la necessità di gestire il tempo di scatto. Una semplice partita di calcio, o una corsa in bicicletta, sono situazioni più che normali dove devi necessariamente usare un tempo di scatto molto rapido per ottenere qualcosa di valido ed interessante.
Lo scopo insomma è quello di congelare l’azione in modo da evitare il “micromosso”.
3# CREARE UN EFFETTO DINAMICO
All’opposto del punto 2#, dove l’uso di un tempo di scatto rapido è essenziale per evitare foto mosse, esiste una sfaccettatura creativa: creare un mosso creativo.

Ma cos’è questo mosso creativo di cui si parla tanto? Di base sono foto evidentemente mosse!
Escludiamo tutta quelle serie di fotografi che ottengono delle foto mosse senza saperne il motivo e poi le spacciano per “mossi creativi”, ma in realtà è possibile realizzare volontariamente delle foto dove il soggetto risulta mosso.
La differenza tra il bravo fotografo è chi fa foto a caso sta proprio nel fatto che il fotografo competente realizza dei mossi creativi in modo volontario, impostando un tempo di scatto sufficientemente lento per catturare il movimento del soggetto.
Il risultato finale è un’immagine dove i soggetti in movimento danno un senso molto dinamico all’immagine, la rendono quasi viva agli occhi degli osservatori.
4# CREARE QUALCOSA DI SURREALE
Se devi creare qualcosa di surreale significa che devi ottenere delle immagini fuori dal comune, quasi irreali appunto! Immagini che possono lasciare impressionato qualsiasi osservatore.
Ma come si fanno? Servono degli effetti speciali o sperare in qualche combinazione atmosferica particolare e quasi irripetibile? Ma no!

Creare qualcosa di surreale gestendo i tempi di scatto è sicuramente alla portata di chiunque! Immagina di voler fotografare piazza San Marco di Venezia totalmente priva di turisti:
- o ti alzi alle 3 del mattino per fare qualche foto
- oppure provi a farlo usando dei tempi di scatto lunghi
Le possibilità sono tantissime!
Siamo giunti alla fine del post. Aspetto i tuoi commenti e le tue riflessioni nei commenti…! In più, se l’articolo ti è piaciuto, ti chiedo semplicemente di condividere questo articolo sul tuo social network preferito!
5# FARE DELLE ESPOSIZIONI LUNGHE

Nel punto 4# ti ho suggerito la possibilità di usare dei tempi di scatto lunghi per realizzare delle immagine surreali, ma in modo ancora più semplice puoi realizzare delle esposizioni lunghe ad elementi in movimento come ruscelli e cascate.
I risultati che puoi ottenere sono fenomenali. Se ti interessa approfondire l’argomento ti consiglio di leggere questo articolo o scaricare subito il manuale sulle esposizioni lunghe!
COME SI GESTISCE IL TEMPO?
Per poter avere il controllo del tempo di scatto devi necessariamente disporre di una fotocamera con i comandi manuali (anche se sarebbe più corretto chiamarli semiautomatici):
- M = manuale
- T, Tv oppure S = priorità di tempo
Se la tua fotocamera non dispone di questi comandi, ma solo di automatismi e scene pre-impostate, allora comprendi anche tu che i limiti creativi sono messi a dura prova, o quanto meno si limitano agli aspetti riguardanti la composizione.
COME SI LEGGE IL TEMPO DI SCATTO?
È una cosa stranissima. In praticamente nessun corso si parla mai di come si legge il tempo di scatto nelle fotocamere digitali! Sembra una cosa scontata, ma uno degli errori più comuni che fanno coloro che si avvicinano alla fotografia è quello di confondere i valori che indica la fotocamera nel suo display.
La fotocamera visualizza in questo modo i valori di tempo:
- da 1 secondo a 30 secondi la fotocamera indica i valori numerici seguiti da due virgolette; ad esempio 1”, 5”, 15” ecc…
- sotto il secondo e fino a 1/100 di secondo la fotocamera indica i valori numerici in frazione; ad esempio 1/2, 1/5, 1/10, ecc…
- con tempi di scatto più veloci di 1/100 di secondo alcune fotocamere indicano i valori numerici per intero; quindi troverai indicato 100, 200, 350, 1000, 2000 ecc… questi numeri indicano tutte frazioni di secondo.
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