Gli obiettivi fotografici sono un tema molto scottante tra i fotografi. Ogni persona ha un suo parere e considerazione, ma ci sono delle caratteristiche oggettive che devono essere tenute in considerazione e da conoscere.
Chiunque si avvicini alla fotografia digitale spende molto tempo su internet alla ricerca di informazioni, consigli, recensioni delle varie marche.
I più esperti sanno che, prima ancora di porsi il problema della scelta tra un nome e un altro, è bene imparare quali sono le tipologie di obiettivi presenti sul mercato, quali le più utili e in quale contesto danno il meglio di se.
Dopo aver parlato di tutto quello che devi sapere per scegliere la fotocamera giusta e su come iniziare a fotografare col passo giusto, oggi cercheremo di rispondere a tutte le principali domande relative gli obiettivi fotografici, facendo una panoramica generale sulle tipologie e caratteristiche.
LUNGHEZZA FOCALE E DIAFRAMMA: LA GIUSTA MISURA

La lunghezza focale è, in parole semplici, la misura in millimetri della distanza tra il centro dell’obiettivo (con il fuoco all’infinito, ma non ha importanza per ora comprendere cosa sia), e la superficie del sensore.
Ma a cosa serve, perché è importante conoscere la focale del proprio obiettivo? Perché è proprio grazie a questa misura che sapremo che tipo di obiettivo stiamo utilizzando, e se è quello più adatto per lo scatto che abbiamo in mente.
La lunghezza focale è quella misura che ci permette di sapere se il nostro obiettivo è un’ottica cosiddetta normale (circa 50 mm), o se è invece rientra tra i teleobiettivi (dai 50mm in su) o ancora se si tratta di un obiettivo grandangolare (se con focale inferiore ai 50mm).
Per capire la funzione del diaframma, basta analizzarne la conformazione: si tratta infatti di una specie di buco/foro che si apre o si chiude in base a determinati fattori. Quando si acquisisce dimestichezza con questo concetto, si può iniziare ad impostare il diaframma in modo da ottenere un particolare effetto desiderato.
L’apertura del diaframma consente il controllo della quantità di luce che decidiamo di far arrivare al sensore e determina anche l’incidenza della messa a fuoco, ovvero la profondità di campo:
- un diaframma molto aperto determina una ridotta profondità di campo, ma facendo passare molta più luce permette di utilizzare dei tempi di scatto più rapidi.
- un diaframma molto chiuso determina un’ampia profondità di campo, ma in questo modo arriva poca luce al sensore e sarà necessario usare dei tempi di scatto più lunghi, per far in modo di ottenere la giusta esposizione.
In quest’ultimo caso si consiglia quindi di porre la macchina sul cavalletto, per evitare vibrazioni che potrebbero compromettere la buona riuscita dello scatto.
Se vuoi approfondire l’argomento sulla profondità di campo, ci sono altri due articoli su questo blog che potrebbero interessarti:
- La profondità di campo in fotografia
- Come gestire l’autofocus della fotocamera
OBIETTIVI: TUTTO QUELLO CHE DEVI SAPERE
La funzione di un obiettivo è principalmente quella di gestire il flusso della luce. Spieghiamoci meglio: gli obiettivi sono formati da un tubo (detto anche barilotto), e al loro interno contengono una serie di lenti.
Ognuna di queste lenti ha una funzione differente: alcune servono per gestire e ottimizzare i colori, altre per minimizzare la distorsione e gestire la nitidezza. Esistono diversi tipi di obiettivi: andiamo ad esaminare i principali.
OBIETTIVI FOTOGRAFICI GRANDANGOLARI
Vuoi realizzare uno scatto panoramico e spettacolare? Questo è indubbiamente l’obiettivo che fa per te.
Come suggerisce il nome, la particolarità di questo obiettivo è quella di riuscire ad inquadrare un angolo maggiore di paesaggio rispetto a come siamo abituati a vederlo ad occhio nudo.
Per questo motivo è usato frequentemente da chi si occupa di paesaggistica, di reportage o da chi è interessato a scattare fotografie giocando con la prospettiva.
Suggerimento #1 leggi l’articolo: Grandangolo. L’obiettivo di cui non puoi fare a meno
I TELEOBIETTIVI FOTOGRAFICI

Qualcosa di molto interessante si presenta all’orizzonte e nessun obiettivo riesce a raggiungerla? Nessun problema. Grazie al teleobiettivo riuscirai ad arrivare (quasi) ovunque.
Questo perché questi obiettivi hanno la caratteristica di poter ingrandire moltissimo i soggetti ed elementi inquadrati. In altri termini può essere paragonato ad un binocolo, infatti si comportano allo stesso modo.
Ma il teleobiettivo non fa solo questo: serve anche ad isolare un soggetto, e questo è molto importante quando si vuole giocare con la composizione dell’immagine e con la prospettiva (pensiamo ad esempio ad un ritratto rubato, ovvero catturato senza che il soggetto se ne renda conto).
Suggerimento #2 leggi l’articolo: Teleobiettivo. Perché usarlo, pregi e difetti.
GLI OBIETTIVI FOTOGRAFICI FISHEYE
La traduzione letterale del nome di questo obiettivo è “occhio di pesce”. E basterebbe questo a descrivere la sua utilità.
Non si tratta di un obiettivo convenzionale, classico. Il fish-eye scatta foto particolari, divertenti, trasgressive, poiché permette di fotografare un angolo campo enorme (180°), donando agli scatti una forma tondeggiante, simile alla visuale di un pesce appunto.
Una meraviglia quindi, ma non lasciatevi ingannare: imparare ad utilizzarlo con maestria non è così semplice…
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GLI OBIETTIVI FOTOGRAFICI MACRO
Macro e teleobiettivo sono o non sono la stessa cosa? Sì e no.
- Sì, perché un obiettivo macro serve ad ingrandire.
- No, perché un obiettivo macro funziona… al contrario del teleobiettivo.
Se con il teleobiettivo il nostro scopo è quello di ingrandire ad un soggetto lontano per metterlo a fuoco nel modo giusto e catturarlo, il fine dell’obiettivo macro è quello di poter scattare un’ottima fotografia ad un soggetto estremamente vicino e, spesso, molto piccolo.
Il classico esempio di utilizzo è quello degli insetti: grazie a questo obiettivo si possono fotografare anche i più piccoli dettagli di un insetto, potendo ingrandire moltissimo il soggetto e metterlo a fuoco.
Suggerimento #3 leggi l’articolo: Macrofotografia. Guida passo-passo per affrontarla.
GLI OBIETTIVI TILT — SHIFT

E’ detto anche obiettivo decentrabile o basculante.
Interessante, ma cosa vuol dire? È più semplice di quanto possa sembrare: questo obiettivo può inclinarsi rispetto al corpo macchina, oltre che decentrarsi.
L’esempio migliore per farti capire l’utilità di questo obiettivo è quello di immaginare di dover fotografare un edificio molto alto. Con un qualsiasi altro obiettivo, soprattutto se grandangolare, gli edifici assumono forme asimmetriche tanto da sembrare pendenti da un lato o convergenti verso il centro della foto, in modo del tutto innaturale.
Con un obiettivo Tilt-Shift questo può essere evitato, grazie al suo sistema caratteristico che gli permette il basculaggio e decentraggio dello schema ottico, e di conseguenza correggere la prospettiva e linee cadenti/convergenti.
Altra caratteristica di questo obiettivo è la possibilità, giocando con i basculaggi, di creare immagini tali da ingannare l’occhio umano, dando origine a delle scene che sembrano irreali o tipiche di un diorama come la foto di esempio riportata qui sopra.
GLI OBIETTIVI ZOOM
Non credo sia necessario spiegarti a cosa serve un obiettivo zoom, in quanto è ben noto che la sua funzione è quella di ingrandire ciò che stiamo inquadrando. Per questo motivo scegliamo di concentrarci sul perché sarebbe bene possedere un buon obiettivo zoom.
La prima motivazione è che lo zoom ci consente una grande versatilità: quando non sappiamo con certezza cosa ci troveremo a fotografare, è bene avere un obiettivo che sia in grado di coprire tutte le nostre esigenze, e che ci consenta quindi di poter immortalare un soggetto vicino così come uno più lontano.
Un’altra motivazione è di tipo economico: ci sono obiettivi zoom di elevata qualità, pertanto è possibile avere la funzionalità di più obiettivi (più focali) spendendo una cifra nel complesso inferiore.
Suggerimento #4 leggi l’articolo: Obiettivo Zoom tuttofare? Vale la pena o no?
CONCLUSIONE ED APPROFONDIMENTI
Finisce qui la nostra panoramica sui principali obiettivi per macchine fotografiche.
Non crediamo di aver esaurito l’argomento, perché ci sarebbe molto altro da dire e da approfondire, ma siamo certi di averti fornito le linee guida che ti permetteranno di scegliere con giudizio e cognizione di causa il tuo prossimo obiettivo.
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