Capita a tutti ! Fotografi, non fotografi, dilettanti e anche alle nonne ! Capita che ci sia bisogno di fotografare le persone per hobby o per un ingaggio lavorativo.
Ti sei mai chiesto perché nel tuo ritratto il soggetto non è così fotogenico? Magari ha un brutto sorriso, magari ha la faccia tutta tirata o semplicemente non è in una posa naturale, è normale!
Io stesso ho costatato sulla mia pelle che fare ritratti o fotografare le persone non sia proprio semplice e man mano che ci provavo mi rendevo sempre più conto che non era il soggetto ma ero io che sbagliavo approccio, così con questo articolo vado a elencarti 5 semplici trucchetti per sposare fotografo macchina e soggetto.
Prima di iniziare però devi essere porti delle domande di base:
- Io che conoscenze ho della mia reflex?
- Che manualità nel settare le impostazioni?
- Conosco i principi base di composizione?
- So riconoscere i lineamenti e trovare un taglio adeguato ad ogni persona fotografata?
- E se lo so fare lo so fare senza doverci pensare troppo ? mi spiego con una parola : ABITUDINE
L’ABITUDINE È IL SEGRETO PER FOTOGRAFARE LE PERSONE
Hai un sacco di impostazioni e cose a cui pensare e un pò come prendere la patente e sei alle prime armi , frizione acceleratore freno , inizialmente è un casino per tutti !
Ma poi piano piano ti ABITUI e tutto diventa semplice !
Ecco cosi devi fare con la fotografia: iso, diaframma, tempi , pose ecc… quindi è fondamentale che tu prenda la consapevolezza e le capacità nell’impostare tutto automaticamente, comporre la foto e gestire la luce . Ed ovviamente la post che è necessario farla bene.
Bisogna essere consapevoli che durante una sessione si devono applicare i 5 consigli elencati qui sotto ma nel frattempo devi settare la macchina comporre una foto piacevole da vedere.
Sono tante cose. Pensi di farcela? Se la risposta è no! Allora devi fare pratica come ho scritto qua sopra crea un abitudine.
Se la risposta è sì e pensi anche di saper post produrre una foto un minimo allora continua l’articolo qui di seguito .
5 CONSIGLI PER METTERE A PROPRIO AGIO LA PERSONA
#1 PSICOLOGIA
Quando vuoi fotografare le persone che sia un ritratto una foto di gruppo o un evento devi tenere ben presente che il fattore psicologico gioca un ruolo fondamentale nella riuscita della foto , quindi più che scattare una semplice foto è meglio prendersi del tempo e lavorare sull’aspetto psicologico.
Cosa intendo per psicologico ?
Semplicemente mettere la persona da fotografare in una condizione “piacevole” per lei/lui/loro
Dovete semplicemente farli stare bene, in quel momento ci dovete essere solo tu ed il soggetto .
#2 LA LEGGEREZZA
È fondamentale non far pesare al soggetto il fatto che si debba fotografarlo.
Io personalmente non scatto mai subito; appoggio la macchina e inizio un discorso con lui/lei (lo metto a suo agio) chiedo cose, mi interesso ai suoi problemi, ci scherzo su, gli racconto qualcosa io e piano piano per gradi inizio a scattare qualche foto senza essere troppo pressante, anche non direttamente a lui/lei finché per gradi imparo a conoscere quel che basta per poterlo/a fotografare.
Ad esempio: Cerco sempre di infilarci qualche battuta o scherzare, se riesco a farlo/a ridere avrò sorrisi naturali.
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3# LA NATURALEZZA DELLA POSA
Purtroppo o per fortuna non siamo tutti modelli e modelle che sanno come mettersi e sanno che espressioni fare.
Sicuramente ti capiterà di dover dire al tuo soggetto o al tuo gruppo di mettersi in un certo modo per la buona riuscita della composizione della foto, chi fotograferai si sposterà come vorrai. Hai notato che ho detto che “si sposterà” e non “si metterà” come usato nella frase iniziale?
Dove sta la differenza?
Prova a immaginare di dover dire al tuo soggetto di mettersi seduto su una panchina con una gamba a “cavalcioni”, si sposterà come tu hai comandato ma nella sua testa penserà “ma vado bene così?”
Invece dicendogli: mettiti naturalmente seduto su quella panchina con una gamba a cavalcioni, la storia cambia completamente perché la persona non si sente “sotto esame”, ma farà normalmente quello che avrebbe fatto quando esce con un’amica o un’amico a fare una passeggiata nel parco.
In ogni caso ci sono anche tanti altri trucchetti:
Uno dei più famosi è dire di fare una cosa e poi farne un altra, esempio :
“conto fino a 5 e poi scatto la foto ! Preparati” Tu conti fino a 3 e poi scatti!
#4 TRE PUNTI DI INTERESSE
Come quarto punto ma assolutamente non da meno ci sono i cosiddetti 3 punti di interesse:
- chi posa,
- la macchina fotografica,
- il fotografo,
Molte persone si sentono a disagio quando le fotografi, anche se ti conoscono bene, quindi è fondamentale mantenere un livello giusto di pressione (fotografare ma non troppo, scherzare ma non troppo)
Cosa voglio dire ?
Mentre fotografi è fondamentale continuare una conversazione in modo che per il soggetto le foto passino quasi in secondo piano anche se tu fotografo o in questo caso “burattinaio” sai benissimo che fai tutto ciò solo per delle pose naturali .
Hai fatto un buon lavoro di aggregazione con il soggetto quando è lo stesso che ti suggerisce delle foto, c’è intesa e quindi c’è la foto, sempre se hai settato bene la macchina e se hai imparato a “costruire” una foto nel caso tu non lo sappia fare segui le altre guide .
Note di margine: secondo me è sempre bene essere modesti. Quando hai fatto uno scatto — ipotizziamo un ritratto — e ti pare di aver fatto un ottima foto, dovresti ricordare che si può sempre fare meglio, che si può sempre migliorare qualcosa.
Mozzare l’entusiasmo può sembrare una brutta cosa ma prova a riflettere un attimo: questo non è autolesionismo ma solo un esercizio per essere un po’ più modesti ma soprattutto ci porta a migliorare sempre di più le nostre fotografie e capacità.
Siamo 7 miliardi o più e nel mondo c’è sempre qualcuno che può o fa una fotografia migliore della tua ! il tuo obbiettivo dovrebbe essere quell’uomo!
5# SUGGERIMENTI FINALI
Ricordati di mettere sempre gli occhi a fuoco (o quanto meno l’occhio della persona fotografata più vicino all’obiettivo) e di tenere il diaframma abbastanza chiuso per avere il viso a fuoco.
Un ultimo errore spesso commesso è di dare la colpa all’attrezzatura per la poca riuscita del ritratto.
Poniti delle domande:
- devi sapere cos’hai
- sapere cosa ti serve
- sapere di cosa puoi fare a meno
Per fare ritratti solitamente si usa un 50 un 85 o un 105 mm ma anche 200 perché no, anche se io preferisco un 50 o un 85 perché mi permette di conversare con il mio soggetto ad essere più intimo.
Se non hai una di queste lenti non significa che tu non possa fare ritratti: non farti frenare e non dare la colpa all’attrezzatura. Io personalmente penso che sia meglio prima conoscere bene ciò che si fa e poi acquistare ciò che l’esperienza ti fa capire che ti serve davvero.
CONCLUSIONI
Se hai letto tutto l’articolo forse sei davvero determinato a migliorarti ed è già un buon punto per spingersi ancora più avanti, sempre più avanti! Il segreto è spingere!
Fare delle foto a qualcuno con delle pose naturali non è semplice, è un pò come innamorarsi per un lasso di tempo, devi raggiungere quella spensieratezza che fa quasi dimenticare l’obiettivo a chi fotografi, devi renderla un’esperienza piacevole, magari da voler rifare, perché non a tutti piace essere fotografati ma a tutti piacciono le foto e a tutti piace sentirsi belli e belle!
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