Il Bilanciamento del Bianco (WB) è considerato una delle impostazioni più importanti di una macchina fotografica digitale.
Considera uno scenario in cui desideri catturare la bellezza delle onde del mare che ondeggiano lentamente con un sole infuocato al tramonto sullo sfondo….
Bello vero? Beh… se non utilizzi la corretta impostazione del Bilanciamento del bianco della tua fotocamera digitale, puoi ottenere una foto con dei colori molto diversi da quelli che stai vedendo realmente.
Pertanto, al fine di produrre un’immagine bene esposta con una rappresentazione verosimile dei colori, è necessario che tu prenda coscienza e consapevolezza di come si deve impostare in modo efficace il Bilanciamento del Bianco della tua fotocamera digitale.
TEMPERATURA COLORE
Per capire il concetto di bilanciamento del bianco, è necessario prima capire il concetto di temperatura del colore (o temperatura luce).
La temperatura del colore è una caratteristica della luce visibile. La temperatura del colore ha un metodo per descrivere queste caratteristiche che viene misurata in Kelvin (K).
Una maggiore temperatura del colore della luce avrà un colore tendente al blu o un maggiore valore in Kelvin rispetto alla luce più calda, che ha un valore più basso in Kelvin.
Qui entra in gioco il primo fattore che crea confusione, infatti sei probabilmente abituato ad associare l’idea di temperatura alta ai colori “caldi” (giallo, arancione e rosso) e all’idea di temperatura più bassa ai colori “freddi” (grigio, azzurro, blu). Nella realtà è l’esatto contrario.
Il secondo fattore che gioca a contro di te è il fatto che in post-produzione succede l’esatto contrario. Questo è quello che si verifica quando correggi il bilanciamento del bianco in post-produzione con l’apposito strumento.
Come vedi è assolutamente normale pensare che una luce più calda corrisponda ad una temperatura più alta e che una luce più fredda corrisponda ad una temperatura più bassa. Ma come ti ho mostrato prima è l’esatto contrario.
MA PERCHÉ I SOFTWARE LAVORANO AL “CONTRARIO”?
Ma non ti sei chiesto per quale motivo i software, nelle impostazioni del bilanciamento bianco, ragionano al contrario?
In realtà il motivo è semplice nella sua complessità. Prova a seguirmi nel ragionamento e vedrai che capirai anche tu seguendo degli esempi pratici. I
Iniziamo con una bella rappresentazione della temperatura (Kelvin) dei colori (fonte Wikipedia):
Fin qui hai la comprova di quello che ti avevo detto prima:
- Colori più “caldi” (rossi, arancioni e gialli) = temperatura inferiore
- Colori più “freddi” (ciano, azzurro, blu) = temperatura maggiore
ESEMPI PRATICI CON IMMAGINI
Ho realizzato questa foto in un ambiente illuminato dal sole (luce che ha una temperatura colore di circa 5500°K) e fin qui va tutto bene perché ho detto al software più o meno l’esatta temperatura colore della scena.
Se però, per fare un test, dico al software “hei guarda che la scena era illuminata con lampade al Tungsteno” ecco cosa ottengo:
Questa immagine ci mostra come veniamo tratti in inganno. Infatti il cambiamento estetico si presenta con questi due fattori e caratteristiche:
- L’immagine è diventata “blu”
- lo strumento del Bilanciamento del Bianco del software passa da 5500 a 2850
Vista in questo modo noi ragioniamo con la logica del “temperatura più bassa = temperatura più fredda”. Ma nella realtà stiamo sbagliando a ragionare.
Il software infatti sta facendo correttamente il suo lavoro: abbassa la temperatura da 5500 a 2850 perché le lampade a Tungsteno hanno una temperatura colore “inferiore” a quella del sole. E se hai presente quali sono le lampade a Tungsteno, sai che hanno la caratteristica di diffondere una luce gialla/arancio. Di certo non “blu”.
Ti riporto nuovamente lo schema di prima per ricordarti che, come appunto succede, la lampada a Tungsteno diffonde una luce gialla/arancio proprio perché ha una temperatura intorno ai 2850°K. Si posiziona alla sinistra di questo grafico:
MA PERCHÈ L’IMMAGINE DIVENTA “BLU”?
Anche questo è molto semplice. Lo strumento “Bilanciamento del bianco” ha lo scopo di neutralizzare le dominanti facendo in modo che gli elementi “bianchi” si vedano, appunto, correttamente bianchi.
Avendo detto al software “hei guarda che la scena era illuminata con lampade al Tungsteno” il software – confidando in quello che gli diciamo – si aspetta che l’immagine sia caratterizzata da dominanti arancioni o gialle tipiche di una scena illuminata da una lampada di questo tipo, quindi cerca di compensare tale dominante aggiungendo delle dominanti blu.
Ovviamente in questo caso la scena non era caratterizzata, di sua natura in fase di scatto, da dominanti arancioni o gialle, quindi il risultato finale è per foza di cose sballato. Ma questo è successo perché noi abbiamo forzato il software nel fare una cosa che non aveva senso fare.
QUINDI?
Se un giorno qualcuno ti dice “devi usare una luce più calda” ricordati di chiedergli se intende “più K” (quindi tendente al blu) o se intende “una luce con una temperatura colore inferiore” (quindi tendente al giallo/rosso).
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IN CHE MODO LA LUCE INFLUISCE SUL COLORE?
Forse avrai notato che alcune foto ti vengono fuori con una dominante arancio/gialla se ottenute all’interno di una stanza illuminata da lampadine al tungsteno (quelle ad incandescenza), oppure di un colore più freddo/bluastro se la stanza è illuminata con delle lampade a neon. Ciò si verifica perché ogni sorgente luminosa ha una sua specifica temperatura colore.
Sempre per farti capire: immagina una scena illuminata dalla luce solare a mezzogiorno, condizione dove la luce è composta dall’intero spettro visibile, permette di visualizzare correttamente i colori come sono nella realtà.
Se però una scena viene illuminata da una fonte luminosa diversa, tipo una lampadina ad incandescenza o a led che non riescono a riprodurre l’intero spettro dei colori come può fare la luce solare a mezzogiorno, questa andrà ovviamente a modificare anche la percezione dei colori dei soggetti illuminati.
Questo è il motivo per il quale risulta molto difficile — anche se l’occhio umano tende ad adattarsi e correggere l’errore — identificare ad esempio il colore di un’automobile quando si trova illuminata da un lampione che, di solito, emette una luce molto gialla/arancio.
PERCHE’ REGOLARE IL BILANCIAMENTO DEL BIANCO?
Devi partire dal presupposto che la fotocamera può registrare l’intero spettro dei colori (anche l’infrarosso..) ma non può sapere in quale condizione luminosa ti trovi. Può intuirlo, ma ci sono grossi margini di errore.
Partendo da questo presupposto e dal momento che diverse fonti di luce hanno diverse tonalità di colore, immagina di realizzare una foto con il bilanciamento bianco impostato su “automatico” ad una scena illuminata da una candela. La luce della candela ha una temperatura molto bassa, che si traduce in una luce che copre prevalentemente le tonalità opache di colore giallo o arancio nella foto e la fotocamera finirà per renderti una foto prevalentemente di colore giallo/arancio.
Anche se i nostri occhi possono adattarsi automaticamente alle diverse temperature di colore della luce e di conseguenza percepire il colore giusto adattandosi, una macchina fotografica non è in grado di farlo e pertanto deve essere adattata nel modo corretto per darti una riproduzione accurata dei colori.
Regolando il bilanciamento del bianco della fotocamera digitale, è possibile modificare la luce o la temperatura necessaria per produrre i colori più accurati in un’immagine digitale.
Vediamo ora la specifica su alcune opzioni disponibili sulla nostra fotocamera:
BILANCIAMENTO DEL BIANCO PRE-IMPOSTATO
Auto — L’impostazione automatica aiuta a regolare il bilanciamento del bianco automaticamente in base alle diverse condizioni di luce, è la fotocamera che cerca di individuare il tipo di condizione luminosa nella quale ti trovi, ma non sempre funziona correttamente.
Tungsteno/Incandescenza — Questa modalità viene utilizzata per le scene illuminate da lampadine al tungsteno (quelle ad incandescenza col filamento), ed è spesso usata durante le riprese in interni. L’impostazione tungsteno della fotocamera digitale interviene per dare una colorazione più “blu” all’immagine.
Fluorescente — Questa modalità viene utilizzata per le scene illuminate da fonti luminose come i neon.
Daylight/Solare — Questa modalità è identificata quasi sempre dal simbolo del sole. Va utilizzata quando stai fotografando una scena illuminata dalla luce solare a mezzogiorno.
Nuvoloso — Questa modalità è ideale durante le riprese in una giornata nuvolosa. Questa modalità viene usata in molti ambiti perché tende a generare foto con dominanti gialle/arancio che risultano spesso piacevoli da vedere.
Flash — Il modo flash è richiesto nel caso in cui usi delle fonti luminose artificiali in ambito fotografico. Rispecchia molto la temperatura colore del Daylight/Solare.
Ombra — Una posizione ombreggiata produce in genere immagini più fredde o più blu, quindi è necessario dare un tocco di giallo/arancio alla scena.
BILANCIAMENTO DEL BIANCO MANUALE
È anche possibile regolare la vostra fotocamera digitale manualmente usando un oggetto bianco come punto di riferimento. Questo viene fatto per indicare alla tua fotocamera di prendere come riferimento un oggetto che in quella data scena appare risulta “bianco”.
E’ una procedura abbastanza complessa e che spesso fa perdere molto tempo. Io ti consiglio di sfruttare uno degli elementi predefiniti ed effettuare in un secondo momento, in post-produzione, le eventuali micro modifiche per sistemare gli errori di bilanciamento.
CONCLUSIONI
Alcune persone considerano dilettanti chi utilizza le impostazioni predefinite o automatiche, quando in realtà sono da considerarsi molto utili per gestire in modo agevole varie situazioni nelle quali ti ritrovi a fotografare e dedicare più attenzione alla composizione della scena.
Ricorda inoltre che l’utilizzo di queste modalità ti permetterà di comprendere come funziona la temperatura colore per le diverse condizioni luminose in cui ti trovi.
Non è sempre vero che l’ostinazione ad usare le modalità “manuali” sia segno di “professionalità”.
Siamo giunti alla fine del post. Aspetto i tuoi commenti e le tue riflessioni nei commenti…! In più, se l’articolo ti è piaciuto, ti chiedo semplicemente di condividere questo articolo sul tuo social network preferito!
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