Ma quanto è neutro un FILTRO ND nella fotografia? Iniziare un articolo con questa domanda è una provocazione oppure c’è una verità di fondo che sfugge anche ai fotografi un po’ più esperti?
In questo articolo voglio fare un’analisi più approfondita sui filtri neutri visto che sono un accessorio molto utile ed interessante per chi fa fotografia.
COSA SONO I FILTRI
Vengono definiti filtri nella fotografia, tutti gli oggetti posizionati davanti all’obiettivo della macchina fotografica attraverso i quali viene modificata la quantità, qualità e colore della luce che va a colpire il sensore.
Questi possono essere avvitati alla filettatura predisposta per i filtri, attraverso gli Holder per i filtri a lastra o semplicemente tenendo il filtro in mano e posizionandolo davanti alla lente frontale.
Certi obiettivi particolari sono già predisposti o richiedono di montare i filtri sul retro dell’obiettivo! Ad esempio un particolare filtro ND 65000 che toglie ben 16 stop di luce, da montare sul retro dell’obiettivo attraverso una modifica non distruttiva dell’attacco, prodotto dalla azienda statunitense Aurora Aperture.
Una lastra di vetro colorato, il fondo di un bicchiere, un pezzo di carta, una foglia, tutti questi oggetti possono agire da filtro per la luce e per ottenere effetti particolari.
In questo articolo però, vorrei soffermarmi su una tipologia di filtri molto utile ma anche molto in voga in questo periodo. Il FILTRO ND (Densità Neutra).
TIPI DI FILTRO ND
Come tutti gli altri filtri, anche gli ND si dividono in più categorie. Le prime due dividono i filtri in base al loro comportamento.
- Filtri ND riflettivi,
- Filtri ND assorbenti,
I FILTRI ND RIFLETTIVI
I filtri ND riflettivi come lo dice il nome, riflettono la luce, riducendo in questo modo, la quantità che raggiunge il sensore.
Sono costruiti sempre con il vetro, ma la differenza sta nel fatto che questi hanno un lato coperto da un finissimo strato metallico che appunto, riflette gran parte della luce.
Di solito viene utilizzato acciaio inconel che ha la qualità di essere neutro per un larghissimo spettro di lunghezze d’onda.
Lo svantaggio di questi filtri sta nel fatto che il rivestimento tende a ossidarsi nel tempo riducendo cosi la qualità immagine. Questa tipologia di filtri poi trovarla in ambito astronomico, magari per studi rivolti all’analisi del sole attraverso l’uso di telescopi dedicati.
I FILTRI ND ASSORBENTI
I filtri ND assorbenti, al contrario dei filtri riflettivi, assorbono la luce. Questi filtri sono caratterizzati da una colorazione scura, più o meno intensa a seconda della loro capacità di bloccare la luce.
L’applicazione di questa colorazione scura (nera) avviene attraverso un processo fisico-chimico.
Nel mondo della fotografia vengono prediletti i filtri ND assorbenti in quanto hanno un costo di produzione minore e resistono meglio alle intemperie. Per questo motivo continuerò a parlare soltanto di questa tipologia: i filtri ND assorbenti.
COSA SONO I FILTRI ND (NEUTRAL DENSITY)?
Effettivamente i filtri ND non sono altro che pezzi di vetro annerito o resina ottica sempre di colorazione scura, da posizionare davanti all’obiettivo.
Questi, riducendo l’intensità della luce che arriva al sensore, permettono di allungare i tempi di esposizione per ottenere effetti particolarmente interessanti nella fotografia di paesaggio soprattutto, ma non solo. Funzionano un po come i tuoi occhiali da sole.
Sono chiamati filtri a densità neutra non per la densità fisica del materiale ma perché riducono in uguale misura, tutte le lunghezze d’onda della luce che arriva al sensore, quindi la riproduzione dei colori rimane intonsa (invariata). Almeno in teoria!
Le tipologie più diffuse sul mercato sono (per quanto riguarda il formato):
- i filtri circolari,
- i filtri a lastra,
Mentre per quanto riguarda le caratteristiche utili per la composizione fotografica sono:
- i filtri ND (Densità neutra)
- i filtro GND (Densità neutra digradante)
- i filtri VND (Densità neutra variabile)
LA FORMA DEL FILTRO ND
Ci sono i filtri ND a lastra, pezzi squadrati di vetro che hanno bisogno di un supporto chiamato Holder per tenerli attaccati davanti alla lente frontale dell’obiettivo e poi ci sono i molto più diffusi filtri ND circolari dotati di una cornice spesso in metallo, filettata per poter essere avvitati sul obiettivo.
FILTRO ND CIRCOLARE
Per quanto riguarda le dimensioni, i filtri circolari hanno le dimensioni più svariate partendo dai 39mm di diametro e arrivando fino a 100mm.
Il vantaggio di questi filtri è che puoi prenderne uno di “grande” ed adattarlo ad obiettivi più piccoli senza tanti problemi, sfruttando gli anelli di riduzione.
Ovviamente c’è un limite a tutto: se metti un filtro da 77mm su un obiettivo con attacco filtro da 49mm attraverso l’uso degli adattatori, alla fine ti ritrovi della vignettatura nello scatto finale.
Questo succede perché la serie di anelli adattatori fungono da “cono/parluce” davanti all’obiettivo stesso.
FILTRO ND A LASTRA
I filtri a lastra invece, si trovano in lastre da 80mm, 100mm, 150mm, 165mm, 185mm e rarissimi 200mm.
Questi non hanno vincoli particolari, infatti un filtro da 100mm può essere utilizzato senza problemi anche su un obiettivo con attacco filtro da 49mm.
Basta solo avere l’adattatore corretto per l’holder (che in sostanza è il supporto per i filtri a lastra.
Alla fine di questo articolo puoi trovare DUE VIDEO dove vedi come uso questi filtri.
TIPI DI FILTRO ND
Ora vediamo la tipologia e comportamento dei filtri ND. Ci sono:
- Filtro ND standard (ND)
- Filtro ND graduati (GND)
- Filtro ND variabili (VND)
I FILTRI ND STANDARD
I filtri ND standard, semplicemente chiamati ND, sono di colore scuro uniforme su tutta la superficie.
Tu devi solo scegliere la tipologia di “densità” (ovvero quanto scuri li vuoi). Questi assorbono la luce su tutto il fotogramma, si trovano sia a lastra che circolari e puoi sovrapporli uno con l’altro.
I FILTRI ND GRADUATI / DIGRADANTI
I filtri ND graduati sono filtri che presentano solo metà della superficie scura, l’altra metà essendo priva di colorazione, si presenta come un semplice pezzo di vetro.
Tra la zona scura e quella totalmente trasparente la fusione può essere più o meno netta, infatti esistono per questo varie tipologie di filtro GND.
Questa loro particolarità li rende molto utili nella fotografia paesaggistica, quando si cerca di catturare l’intera gamma dinamica di una scena, in un singolo scatto. Solitamente questa tipologia di filtri viene impiegata per scurire la zona più chiara dell’inquadratura, come per esempio il cielo.
I filtri ND graduati si suddividono nelle stesse categorie dei filtri ND standard per quanto riguarda la forma. Variano però in base alla tipologia di “transizione” di cui hai bisogno: per questo ci sono i filtri con l’area di transizione sfumata, e quelli con la zona di transizione netta.
FILTRI GND A TRANSIZIONE NETTA
In base al paesaggio da fotografare si può scegliere uno dei due tipi. Ad esempio per un paesaggio marino, con l’orizzonte dritto e pulito, puoi usare un filtro graduato netto, dove la transizione e brusca senza una parte sfumata.
FILTRI GND A TRANSIZIONE SFUMATA
Al contrario, un paesaggio collinare, o con una linea dell’orizzonte irregolare, impone l’utilizzo dei filtri ND graduati sfumati.
FILTRI NEUTRI A DENSITÀ VARIABILE (VND)
Questa tipologia di filtri si trovano soltanto nel formato circolare da avvitare alla lente frontale.
Questa particolare tipologia di filtro per sua natura non può essere prodotta nel formato a lastra in quanto, per ottenere una variazione della densità, sono composti da due vetri che ruotano uno sull’altro.
Il funzionamento di questa tipologia di filtri è simile al comportamento di due filtri polarizzatori sovrapposti.
Non a caso una “tecnica” per crearsi un filtro ND Variabile “casereccio” è proprio quello di sfruttare due obiettivi Polarizzatori da posizionare uno davanti all’altro.
I filtri ND variabili per quanto siano comodi e convenienti sono poco diffusi. La colpa della poca diffusione sta nel fatto che la maggior parte di questi filtri creano un’orrendo difetto nelle immagini quando si supera una certa soglia di densità.
Puoi vedere questo effetto nei video che trovi in questo articolo.
I MARCHI PIÙ CONOSCIUTI
A questo punto sicuramente ti chiederai: “Ok, ho capito che tipo e dimensione di filtro mi serve, ma cosa scegliere tra tutti i marchi presenti sul mercato?” Una domanda legittima che ogni fotografo si è fatto almeno una volta nella carriera, me compreso. E visto che ho avuto la fortuna di provarne un po’, ho fatto un piccolo elenco che potrebbe esserti d’aiuto.
- NISI
- TIFFEN
- B+W
- LEE
- FORMATT – HITECH
- HOYA
- HAIDA
Tutti queste marche sono piuttosto buone. Però questo non basta.
SCEGLIERE LA DENSITÀ GIUSTA PER TE
Oltre a capire che dimensione e tipo di filtro ti può servire, dovresti ragionare anche alla densità che ti può tornare utile.
Una buona soluzione sarebbe quella di acquistare un kit di filtri con varie densità. Infatti i vari filtri ND si possono sovrapporre uno con l’altro.
Perderai un pò di qualità d’immagine, ma non è la fine del mondo…
FILTRI ND A RIDOTTA DENSITÀ
Alcune densità lasciano passare più luce consentendoti di usare tempi di esposizione più brevi, pari a qualche centesimo o millesimi di secondo.
Questi sono molto amati dai ritrattisti che devono usare aperture molto ampie che richiedono molto spesso tempi di esposizione sopra 1/1000s.
Esempio: FILTRO ND4
FILTRI ND AD ELEVATA DENSITÀ
Poi ci sono quelli più estremi tipo gli ND1000. Questi sono molto amati dai paesaggisti perché possono arrivare a fare esposizioni lunghe sopra i 60 secondi anche in pieno giorno.
FILTRI ND A MEDIA DENSITÀ
In mezzo ci stanno tutte le altre densità. ND16, ND32, ND64… Per questo motivo dico che forse un kit con vari filtri è la scelta più comoda, perché puoi sovrapporre un filtro sull’altro.
COME E QUANDO USARE I FILTRI ND?
Potrebbe sembrare una domanda scontata e di facile risposta, ma anche con i filtri ND ci sono delle linee guida da seguire.
Esempio: l’utilizzo dei filtri con sorgenti di luce posizionate ad angoli molto acuti rispetto al piano della fotocamera.
In questo caso, i filtri che in pratica sono un pezzo di vetro in più d’avanti all’obiettivo, potrebbero creare dei difetti come riflessi indesiderati, pesanti flare o aberrazioni cromatiche.
Nel caso dei filtri ND il più grande problema e rappresentato dai riflessi. Per questo motivo io ti raccomando di cercare sempre i filtri che riportano la dicitura COATED: cioè hanno un rivestimento anti riflesso.
Certo, sono consapevole che questi filtri costano di più e magari il tuo budget non e all’altezza pertanto ecco una soluzione: in questi casi prova a mascherare con le mani o il corpo la parte da dove arrivano i raggi di luce, in modo che la luce non vada a colpire direttamente la superficie del filtro.
RIGUARDO A SOVRAPORRE I FILTRI
I filtri ND si possono sovrapporre, simulando cosi l’effetto di un filtro più forte.
Devi tener presente che la potenza dei filtri non si moltiplica ma si somma. In poche parole, se mettiamo uno sopra l’altro due filtri, uno che toglie 2 stop ed un’altro che toglie 4 stop, il risultato non sarà una riduzione della luce di 8 stop ma di soli 6 stop.
Se sovrapponiamo un filtro da 1 stop con uno da 2 stop, avremo una riduzione della luce di 3 stop, e via dicendo. Tutto chiaro? La corretta sovrapposizione dei filtri ND è questa:
- il primo ad essere avvitato/fissato al obiettivo deve essere quello più scuro,
- poi quello più chiaro,
- e sopra di esso quello ancora più chiaro e via cosi.
Certo questa è una situazione ipotetica in quanto molto spesso (sopratutto sui grandangoli), montando due filtri davanti alla lente frontale verra fuori una forte vignettatura.
MEGLIO QUELLI IN VETRO OTTICO O RESINA?
Se individuare il filtro giusto tra le diverse densità, marchi e formati dei filtri non fosse abbastanza, ora c’è anche il dilemma del materiale:
- Vetro ottico o resina?
- Quale dei due materiali rende al meglio?
- Quale dei due materiali offre la nitidezza più alta e meno dominanti di colore?
- Quale materiale è più resistente?
Tutte domande che non ti fanno più dormire la notte. Secondo la mia esperienza sul campo non esiste niente di meglio dei filtri in vetro ma va dato atto che i filtri in resina hanno ormai raggiunto una qualità ottica pari a quella del vetro.
I filtri in resina solitamente, se di buona marca e costosi, sono realizzati con lo stesso materiale usato per realizzare le cappottine degli aerei militari.
Il vantaggio dei filtri in resina sta sul fatto che sono mediamente più resistenti agli sforzi meccanici e sbalzi di temperatura.
NON ILLUDERTI DI SPENDERE POCO
Attenzione però… quando si parla di filtri in resina devi stare attento a non pensare che significhi “spendere poco” o “spendere meno”.
I filtri “buoni” in resina costano comunque tanto, spesso anche più di quelli in vetro perché dietro la loro realizzazione c’è uno sviluppo molto più complesso
Purtroppo si trovano tanti kit di filtri in resina online che sono alettanti per il fatto che costano poco, ma di fatto hanno realmente una qualità di livello veramente basso.
Dalle dominanti magenta (non bloccano la radiazione infrarossa) e riduzione della nitidezza (indice di scarsa qualità), i filtri in resina più economici ti portano spesso a perdere ore di lavoro in post produzione per “riparare” la foto.
Non devi prenderli in considerazione, nemmeno per gioco.
LA TECNICA FOTOGRAFICA
Se ti interessa approfondire l’argomento, soprattutto per quanto riguarda la tecnica fotografica, puoi sfruttare l’occasione per acquistare il manuale (attualmente in offerta): Esposizioni lunghe con filtri Neutri. Siamo giunti alla fine dell’articolo.
VIDEO UTILI
CONSIGLI PER GLI ACQUISTI
Ecco una serie di link a prodotti che uso, o che ho usato, che ti consiglio:
- Filtro ND a lastra (kit): https://amzn.to/3mT2Hlx
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