Qualche articolo prima di questo ti ho parlato dei fattori che determinano l’esposizione e più recentemente di cos’è e a cosa serve l’apertura del diaframma.
Ora è venuto il momento di capire come puoi comandare e sfruttare questa particolarità tecnica per ottenere delle foto strepitose dal punti di vista artistico e creativo.
Se non hai ancora ben chiaro cos’è il diaframma, ti consiglio di rileggere l’articolo precedente cliccando qui.
COME SI GESTISCE L’APERTURA DEL DIAFRAMMA
La priorità diaframma (o apertura) si attiva nella tua fotocamera selezionando la modalità identificata con la sigla A oppure Av (variano in base al modello e marca di fotocamera, ma stanno ad indicare la stessa identica funzionalità) e permette di avere il pieno controllo dell’apertura del diaframma.
- A = Aperture
- Av = Aperture Value
Come per la priorità di tempo, anche questa funzionalità rientra tra i comandi semiautomatici utilizzati da molti fotografi professionisti.
Ad essere sincero, e non credo di sbagliare, credo di poter affermare che probabilmente questa modalità di scatto può essere definita LA MODALITÀ DI SCATTO preferita ed utilizzata dalla maggioranza dei fotografi in giro per il mondo.
Per quale motivo? Ne parlerò dopo, ma ti posso anticipare che con questa modalità tutto sommato puoi gestire anche il tempo di scatto (anche se non in modo diretto come nella modalità priorità di tempo ovviamente).
COSA FA LA FOTOCAMERA
Quando imposti la fotocamera in questa modalità di scatto tu prendi il controllo dell’apertura diaframma che viene indicata in valori numerici anticipati dal prefisso f/.
Suggerimento: trovi tutto indicato con degli esempi chiari nel precedente articolo!
In questa modalità tu imposti l’apertura del diaframma che ritieni opportuno e la fotocamera si arrangia da sola ad adeguare tutti gli altri parametri per ottenere un’immagine correttamente esposta.
Torno a richiamare il primissimo articolo sulle basi della fotografia.
In quella occasione ti dicevo che per ottenere un’immagine correttamente esposta bla bla bla (rileggiti l’articolo linciato prima), devi gestire e combinare correttamente tre fattori:
- la sensibilità ISO del sensore
- il tempo di scatto
- l’apertura del diaframma
Se non te lo ricordi clicca qui e rileggiti l’articolo base di partenza.
Quando scatti in priorità diaframma (o di apertura) ti devi preoccupare solamente di capire qual’è la profondità di campo e sfocato che vuoi ottenere mentre la fotocamera, in modo automatico, imposta il tempo di scatto corretto e, specie nelle fotocamere più moderne ed evolute, anche la sensibilità ISO.
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I VANTAGGI
Gestendo l’apertura del diaframma puoi gestire la profondità di campo, o in modo più semplice puoi in pratica gestire lo sfocato.
Il concetto di fondo che devi ricordare è che se vuoi creare degli sfocati interessanti devi impostare dei numeri diaframma molto bassi, i più bassi possibili con il tuo obiettivo che stai usando.
Puoi usare questo sistema per ottenere dei splendidi ritratti ad esempio: è molto efficace creare uno sfocato dietro al soggetto che stai fotografando, in modo che l’osservatore non si distragga da oggetti/elementi/situazioni che ci sono dietro al soggetto principale.
Se invece vuoi ottenere più elementi possibili a fuoco, devi fare l’esatto contrario: impostare dei numeri diaframma molto alti.
Questo modo viene usato in assoluto nella fotografia paesaggistica in modo che nel panorama fotografato, salvo diversa scelta del fotografo, gli elementi imprimo piano e anche le montagne nello sfondo, siano perfettamente nitide e a fuco per far gustare all’osservatore l’immagine nella sua maestosità.
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I VANTAGGI (NASCOSTI)
Di questi ne parlano in pochi. O almeno io non ho trovato mai nessuno darci importanza.
È chiaro che il poter gestire la profondità di campo ha sicuramente ripercussioni enormi sul lato artistico e creativo, ma il diaframma permette di fare anche un’altra cosa.
Entra in gioco nuovamente l’articolo iniziale di questo percorso: le basi della fotografia. Nello specifico il triangolo dell’esposizione.
Seguimi nel ragionamento.
Considerato che tutti i fattori — ISO/TEMPO/APERTURA — sono tra loro collegati e bilanciati per poter ottenere una foto correttamente esposta, se tu cambi un valore del diaframma (passando ad esempio da f/16 a f/2) significa che questo cambiamento si ripercuote anche sugli altri due fattori (ISO e Tempo di scatto) che dovranno essere ricalcolati ed adattati.
Nello specifico che succede se passi da un numero diaframma alto (f/16) ad uno molto più basso (f/2)? Succede, come ti ho spiegato prima, che la profondità di campo sarà minore e quindi otterrai degli sfocati più facilmente.
Ma… succede anche che hai aperto di molto il foro del diaframma, facendo passare molta più luce attraverso l’obiettivo e che andrà a colpire il sensore.
Tutto chiaro fino a qui? Ti torna tutto?
A questo punto, e ormai siamo alla conclusione del ragionamento, per ottenere comunque una foto correttamente esposta, la fotocamera interviene:
- o sulla sensibilità ISO;
- o sui tempi di scatto;
Se nella tua fotocamera non è possibile o non hai attivato gli ISO AUTOMATICI, le fotocamere agiscono sul tempo di scatto rendendolo molto più veloce. Essendoci molta più luce che bussa alla porta del sensore, la fotocamera la aprirà per pochi attimi rispetto a prima.
Vale ovviamente anche il contrario: più chiudi il diaframma e più lungo sarà il tempo di scatto.
Ora ti metto alla prova:
- Se stai scattando in priorità diaframma e ti accorgi che il tempo di scatto è troppo lento, che cosa puoi fare?
- Se stai scattando in priorità diaframma e ti rendi conto che hai la necessità di usare un tempo di scatto un po’ più lento, che cosa puoi fare?
Risposta #1: apri il diaframma di qualche numero. Passando più luce automaticamente il tempo di scatto diventa più veloce.
Risposta #2: chiudi il diaframma di qualche numero. Fai passare in questo modo meno luce e la fotocamera imposterà automaticamente un tempo di scatto più lento (o lungo).
I LIMITI
Nella gestione dell’apertura del diaframma hai tutto sommato un solo limite: l’apertura massima.
Se hai più di un obiettivo probabilmente ti sei già accorto/a che non permettono di arrivare tutti alla stessa apertura massima; avrai degli obiettivi che arrivano ad aprire il diaframma fino ad un valore di 3.5, altri fino a 4… magari se hai un buon obiettivo arrivi anche a 1.8.
In sostanza, non tutti gli obiettivi permettono di far passare la stessa quantità di luce, pertanto ce ne saranno alcuni che permettono di farne passare tanta (f/1.4… f/1.8… f/2.0) ed altri che non permettono questo lusso (f/4… f/5.6).
Sta a te scegliere e capire quale obiettivo ti serve perché in linea di massima vale la regola: più luce fanno passare, più costano. Quindi un obiettivo con apertura massima f/2.8 di solito costa molti più soldi (anche il doppio o triplo) di uno con apertura f/4.
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