Come si individua la luce per i ritratti? Se stai affrontando la fotografia da poco ma già ti appassiona l’idea di approfondire la tecnica fotografica dei ritratti, uno dei modi più rapidi per passare dallo scattare foto mediocri al realizzare ritratti più professionali è quello di sviluppare una buona comprensione della luce ideale per ritratti.
Se per esempio esponi il soggetto da fotografare ad una luce dura ed irregolare, è probabile che il risultato finale sia scarso.
Questa luce crea distrazione e da l’idea, all’osservatore, di una foto realizzata da un principiante che fa le cose un po’ a caso.
Se però impari a gestire la luce di cui disponi, o sfruttarla nel migliore dei modo possibili in quel momento, puoi ottenere anche l’esatto contrario: rendere il ritratto visivamente accattivante.
Questa è solo una premessa, tuttavia ti consiglio comunque di partecipare almeno ad un corso base di fotografia per comprendere gli aspetti fondamentali sul funzionamento della fotocamera e di come ISO, APERTURA e TEMPO incidono sulla luminosità della scena catturata.
Detto questo, anche se hai appreso tutti gli aspetti teorici della luce, potrei scommettere che ti risulta comunque ancora difficile riuscire ad intuire rapidamente il posto ideale dove posizionare, in un parco o location esterna, la persona alla quale devi effettuare un ritratto fotografico in modo da sfruttare la migliore illuminazione possibile. Nonostante tu possa apprendere la teoria, la fetta più grossa sta nella pratica.
Con questo articolo voglio condividere con te un semplice metodo per aiutarti ad individuare e comprendere la luce migliore, o quanto meno darti l’input per il primo passo se non sai da dove cominciare.
STEP PER INDIVIDUARE LA LUCE IDEALE PER RITRATTI
Posiziona la persona alla quale devi fare il ritratto difronte a te, ad una distanza appropriata alla lunghezza focale dell’obiettivo che stai utilizzando.
Ovviamente se usi un teleobiettivo dovrai stare molto più distante rispetto a quando usi un grandangolo, ma allora qual’è la focale ideale? Personalmente credo che le focali, oppure lenti, ideali per realizzare dei ritratti siano gli obiettivi tra gli 80mm ed i 135mm se usi una fotocamera full-frame (50mm / 80mm se usi una fotocamera APS).
Ora devi cominciare lo studio della luce facendo una serie di test.
Hai mai visto il film “Top Gun”, o uno qualsiasi di guerra? Hai mai sentito dire “nemico a ore 3” o roba simile? Beh in realtà è una tecnica molto pratica avere ben chiari dove sono gli elementi rispetto alla propria posizione variabile, usando come riferimento un ipotetico orologio.
- Se il tuo soggetto è difronte a te significa che si trova a ore 12:00.
- Se si trova perfettamente alla tua destra significa che è a ORE 3:00.
- Se si trova perfettamente alla tua sinistra significa che è a ORE 9:00
- Ecc…ecc…
FASE 1
In questa prima fase devi semplicemente posizionare il soggetto difronte a te, quindi a ore 12:00, facendo in modo che il sole, la luce, si trovi alle spalle della persona che stai per fotografare.

Una specie di controluce insomma.
In questo caso il fotografo stava fotografando la persona con il sole praticamente diesto il suo volto. Eventuali riflessi sono naturali e, nonostante possano rovinare l’immagine, in realtà ne danno un carattere. Per poter ottenere del dettaglio sul volto è necessario sovraesporre lo sfondo e questo rende l’immagine molto interessante!
FASE 2
Fai spostare la persona che stai fotografando a ore 3:00 e realizza un’altra foto.
Ovvio che per realizzare la foto devi girarti nella direzione della persona.

Guarda la foto ed osserva cosa è successo. Puoi notare anche tu come la scena è completamente cambiata; ora il sole illumina prevalentemente il lato sinistro della persona.
FASE 3
Porta la persona ad ore 06:00. Anche in questo caso, devi ruotare nella sua direzione per poterla fotografare, altrimenti sarebbe alle tue spalle, e realizza un’altra foto.

Analizza la foto. Che cosa noti? Il sole è alle tue spalle ed illumina perfettamente il soggetto.
FASE 4
Non ti resta che fare la quarta foto, facendo posizionare il soggetto da fotografare ad ore 9:00.

Esattamente al contrario della scena che hai ottenuto nella Fase 2, ora il soggetto è illuminato dal lato destro dell’immagine.
ANALISI DELLE VARIE FASI
Ora che hai realizzato questo semplice esercizio pratico non ti resta che rivedere le quattro foto che hai appena realizzato, e decidere quale di queste offre l’illuminazione più appropriata per il look e risultato che stai cercando di ottenere, o che vuole ottenere il tuo cliente ecc…
Le motivazioni che possono portarti a scegliere una tipologia di illuminazione rispetto ad un’altra possono essere molteplici, dipende sempre da cosa avevi in mente o da che risultati volevi emulare.
A meno che non ti metti a fotografare a mezzogiorno, con il sole che si trova esattamente sopra la tua testa, dovresti notare che l’illuminazione della persona ritratta varia notevolmente in ciascuna delle quattro foto. Qualcuna, specie quelle con la luce proveniente lateralmente, ti darà un effetto più drammatico, altre invece risulteranno più soft e con un’atmosfera piacevole (foto della fase 1 ad esempio).
Sicuramente questo semplice esercizio, che potrai replicare velocemente ogni qualvolta ti troverai a dover effettuare un ritratto, è un ottimo punto di partenza per comprendere visivamente come la luce incide sul risultato finale.
Con il tempo, e la pratica costante, riuscirai anche a pre-visualizzare i risultati senza fare le quattro fasi di test.
Pre-visualizzare significa che saprai già, con uno scarso margine di errore, qual’è la posizione ideale dove mettere la persona — sulla base della luce di cui disponi — per ottenere il risultato voluto.
SUGGERIMENTI
CAMBIA PROSPETTIVA
Ti è piaciuto questo esercizio e lo trovi interessante? Allora ti aggiungo un suggerimento per variare ulteriormente i risultati: cambia la prospettiva.
Cambia prospettiva facendo sedere le persone per terra o cercando altre soluzioni estetiche! Ne guadagnerà la tua fotografia.

SPOSTATI TU
Questo esercizio è stato illustrato basandoci sulla logica dell’orologio per farti capire dove posizionare il soggetto.
Tuttavia, dal lato pratico, è più facile che sia tu a spostarti attorno al soggetto, facendo in modo che lui guardi sempre la fotocamera.
Il risultato finale non cambia. Nonostante questo tieni presente che:
- Se stai fotografando degli adulti o animali (ebbene si, mica ci sono limitazioni!) è più pratico che sia tu a girare attorno ai soggetti, per rendere la sessione fotografica meno stressante.
- Se fotografi dei bambini, e prendi questo come un suggerimento da applicare in qualsiasi contesto, ti consiglio di far in modo che siano loro a doversi spostare e posizionare. E’ un ottimo trucco per farli sentire a proprio agio, rompere il ghiaccio e coinvolgerli nella riuscita della sessione fotografica.
CONCLUSIONI
Questo è un metodo molto semplice e pratico per darti l’opportunità di cominciare a sviluppare il tuo occhio nel vedere la qualità e direzione della luce.
Non si pone come obiettivo quello di darti tutti gli strumenti che ti serviranno in futuro per sviluppare ancora questa tecnica fotografica, ma sicuramente è un buon inizio.
Se ti piace che aspetti? Chiama subito un tuo amico, fidanzata o chi vuoi, ed organizza un’uscita fotografica!