Mi pareva di aver registrato i miei ultimi tre video solo ieri, eppure, osservando la data, mi accorgo che è trascorso più di un mese.
È sorprendente come il tempo voli quando si è coinvolti in attività piacevoli e come il senso di soddisfazione perduri anche a settimane di distanza.
Ciononostante, devo ammettere che sono oltre un mese che non mi dedico alla fotografia, la mia passione prediletta (che poi è anche il mio lavoro…). Un giorno potrei approfondire, magari attraverso una newsletter o un video, cosa significhi essere fotografo: molti credono si tratti semplicemente di tenere sempre in mano la fotocamera, ma in realtà quella è solo una piccola percentuale del lavoro complessivo. Ne parlerò quando sarà il momento.
Però, perché non ho praticato la fotografia da tanto tempo? Il motivo è più semplice di quanto possa sembrare: una serie di fattori, dalle avverse condizioni meteorologiche della mia regione alla gestione familiare e ad alcuni impegni lavorativi imprescindibili.
Non è una condizione solo mia.
Non sono il solo a trovarsi in questa situazione. Molti, anche coloro che non praticano la fotografia professionalmente, si ritrovano spesso in questo limbo, costretti a trascurare il proprio hobby perché considerato non essenziale; forse io ho addirittura la fortuna, o la scusa, di _”doverlo fare per lavoro”_… chapeau.
Ma lasciamo da parte le digressioni… Qual è l’intento di questa newsletter?
Fondamentalmente, desidero condividere con voi un’attività utile per quei giorni in cui si dispone di tempo libero ma non abbastanza per uscire a fotografare, o quando le condizioni non lo permettono.
Da dove è partito tutto?
L’ispirazione mi è venuta dai video di un collega, Mark Denney, un fotografo americano che segue da tempo e che consiglio vivamente (i suoi video sono in inglese, per tua informazione), il quale propone periodicamente un esercizio molto stimolante: ri-editare foto scattate anni prima.
Qual è l’utilità di questo esercizio? Si tratta di una perdita di tempo o semplicemente di un passatempo?
A mio avviso, non è affatto una perdita di tempo; anzi, è proprio un modo per occupare il tempo in maniera costruttiva, soprattutto nei periodi in cui non è possibile dedicarsi alle proprie passioni. E vi è dietro un reale beneficio, ecco perché ve ne parlo.
Perché ri-editare una foto fatta e gestita in passato?
È innegabile che la pratica porti al miglioramento. Questo progresso non è sempre immediatamente visibile, proprio come accade con una dieta o con l’allenamento costante in palestra: i cambiamenti si notano nel tempo, spesso attraverso gli occhi di amici e parenti.
Lo stesso vale per la fotografia e l’editing. Se pratichi la fotografia e non hai deciso di evitare completamente l’uso di software di sviluppo, scoprirai che, con il tempo, migliorerai anche in quest’arte, gradualmente e spesso in maniera impercettibile, ma il miglioramento c’è.
La mia esperienza
Anch’io ho deciso di rivedere uno scatto fatto anni fa durante un’escursione alle Tre Cime di Lavaredo, da cui era nato anche un video, visibile qui.
Sarò franco: due anni e mezzo fa, quell’immagine mi entusiasmava e avevo anche venduto una stampa di grandi dimensioni che qualcuno aveva appeso in soggiorno. Ma ora, con lo scorrere del tempo, non sono più altrettanto convinto di quell’editing.
Ho quindi deciso di riprendere la foto e di rielaborarla con la consapevolezza, il gusto e le competenze acquisite finora, realizzando un video che ho pubblicato questa settimana sul mio canale.
Non ero certo del risultato finale, ma sapevo che sarebbe stato diverso e così è stato.
Il risultato mi pare più equilibrato, un’evoluzione che ritengo non sia solamente una questione di gusto personale, ma un reale avanzamento nelle mie abilità di editing.
Potrebbe darsi che a te piacesse di più la versione precedente; è normale, i gusti sono soggettivi. Ciò che conta, però, è quello che “io” percepisco e “vedo” dopo questo esercizio.
Due editing a distanza di 2 anni. A sinistra (o in alto…) quello”vecchio”. Clicca sull’immagine per vederle ingrandite.
Cosa ho imparato (e cosa possiamo imparare)
Ero già consapevole che le abilità migliorano nel tempo, ma una cosa è comprenderlo teoricamente, un’altra è osservarne l’evidenza tangibile, come quando si confronta una foto recente dopo un percorso in palestra con una vecchia di mesi o anni. La pratica è fondamentale per migliorare.
E questo è il consiglio che voglio darti: se oggi o domani il tempo non è dalla tua parte o hai impegni che ti impediscono di dedicarti alla fotografia, considera di rivisitare vecchie foto per osservare il tuo progresso, vedere come stai migliorando (o peggiorando… anche questo va tenuto in considerazione).
Fammi sapere cosa ne pensi e se ti è piaciuto il video sulla mia esperienza.
I commenti. Quelli belli
Inauguro questa rubrica sulla newsletter dove vi metto i commenti più simpatici ed iconici che ricevo ogni tanto sotto i mei video.